Dunque quando ho iniziato a scrivere su Huffpost (ormai 4 anni fa) avevo come obiettivo riuscire a comunicare la letteratura che mi era sempre piaciuta nella maniera più semplice possibile, senza perdere la complessità del discorso.
A volte è stato difficilissimo e ho tralasciato alcuni argomenti per preferirne altri, a volte ho preferito la complessità rinunciando al “pubblico vasto”.
Con la saggistica questa strada è ancora più complessa, perché alla fine c’è sempre il rischio di non dire tutto quello che c’è bisogno di dire e talvolta di semplificare troppo libri complessi.
Ed è questo il caso di Biologia della letteratura (il Saggiatore), di Alberto Casadei. Su HuffPost Italia spero di esser riuscito a tracciarne almeno le linee principali, perché è un libro che si fonda su cognitivism poetics, su biologia, etica, storia e molto altro, ma credo sia un libro fondamentale per chi ha voglia di capire un po’ come si sta muovendo la critica oggi, ma non solo, perché si può ampliare a gran parte della cultura scritta.